Le vostre domande

le nostre risposte

 

Chi siamo

Siamo un gruppo di persone che provengono da tanti percorsi differenti ma che condividono interessi a valori comuni: l’attenzione per il consumo critico e responsabile, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, i processi comunitari partecipati.

Ci lavoriamo da un po’, a Edera. Ci lavoriamo in modo partecipato, divisi in gruppi di lavoro con un percorso di confronto che ci ha portato alla progettazione di una soluzione nuova per il nostro Trentino, una proposta per promuovere un cambiamento reale nei modelli di consumo delle persone. Un’impresa sociale che, nell’ottica del welfare comunitario e generativo, coniuga l’attività di una Food Coop con quella di un’officina culturale e sociale.

Oltre che consumare, vogliamo contare!

 

La progettazione partecipata è portata avanti da 7 gruppi che lavorano in contemporanea su aspetti specifici: 

  • Business plan
  • Forma (giuridica e organizzazione)
  • Comunicazione interna ed esterna
  • Prodotti e produttori
  • Ricerca spazi
  • Informatica
  • Officina culturale

Esiste poi un gruppo di coordinamento dei gruppi di lavoro, che tira le fila e verifica che tutti i gruppi vadano nella stessa direzione.

Ad oggi, inoltre, 167 persone hanno firmato la lettera di impegno a diventare soci/e.

 

Cos’è un emporio di comunità?

A noi piace immaginarlo come un negozio di generi alimentari, prodotti per la casa e l’igiene e di molti altri beni di uso quotidiano, selezionati e coerenti con criteri di qualità, salubrità e giustizia. Una cooperativa di consumo autogestita dai soci e dalle socie, con gli stessi principi ed approcci di un GAS (Gruppo d’Acquisto Solidale), dove però trovare i prodotti anche in dosi quotidiane; dove andare a fare la spesa per comprare la verdura per la settimana o anche solo un chilogrammo di farina.

Allo stesso tempo, Edera è anche un’officina culturale, uno spazio per lo scambio di esperienze, di competenze, di professionalità, per sviluppare nuove progettualità e percorsi di coinvolgimento e coesione sociale.

Speriamo di riuscire a creare un luogo di acquisto diverso dalla grande distribuzione, al prezzo giusto. Grazie al nostro modello che tende ad abbattere i costi di distribuzione (anche a questo servono le tre ore al mese in cooperativa!), il valore viene riconosciuto in gran parte a chi produce.

 

Edera è un luogo di scambio e di confronto, un luogo aperto dove raccogliere le esperienze di tutti/e, ma soprattutto un laboratorio per cambiare in meglio gli stili di vita e consumo. Se anche tu ti sei ritrovato/a a lamentare una mancanza di alternative, se anche tu trovi ingiusto che il biologico sia spesso venduto a prezzi inaccessibili da boutique, se anche tu hai voglia di fare la tua parte per cambiare un pezzettino di mondo, Edera è la tua occasione.

Perché questo progetto? Non ci sono già i GAS che fanno la stessa cosa?

Perché ci piacerebbe aprire il consumo critico ad altri che non siano già dentro ai GAS (chi non ha spazio in casa, gli studenti, chi ancora non li conosce, chi non riesce a stare dietro all’organizzazione di un GAS, …) e superarne alcuni limiti (come la gestione del fresco, delle scorte, il punto di consegna, la varietà, gli orari di ritiro, ecc…). 

Perché ci piacerebbe andare “oltre” il solo acquisto.

Ci piacerebbe avere uno spazio dove poter creare “cultura” del consumo

Ci piacerebbe essere un luogo aperto

Ci piacerebbe avere uno spazio permeabile, capace di confrontarsi con diverse realtà e soggetti (comunità/territorio, istituzioni…)

 

Non siamo in competizione con i GAS, vogliamo dialogare con loro per trovare le migliori forme di collaborazione e ottenere l’unica cosa che sta veramente a cuore a tutti noi: la creazione di spazi dove poter trovare prodotti coerenti con i valori in cui crediamo, ma anche dove poter svolgere attività comuni.

Cosa implica far parte del progetto?

Investire è una parola importante, che richiede impegno e determinazione.

Per noi investire nel progetto significa principalmente tre aspetti:

  • Diventare soci/e della cooperativa (ebbene sì, c’è una quota sociale, sono 100€ una sola volta, all’iscrizione) e partecipare alla vita della stessa.
  • Dedicare del tempo per la cooperativa: tre ore al mese nelle attività che più ti sono congeniali e che più si adattano alle tue esigenze (se hai situazioni o richieste particolari, non esitare a scriverci: cercheremo di trovare la formula migliore).
  • Scegliere Edera come negozio privilegiato per i tuoi acquisti.

 

Cos’è la lettera di impegno

Il numero magico è 250, è il numero minimo di soci/e necessari per rendere la cooperativa in grado di sostenersi nel tempo.

Sono 250 persone che non solo intendono abbracciare i valori del progetto ed impegnarsi per un consumo critico, ma che intendono modificare i loro comportamenti mettendo Edera al centro delle proprie scelte di acquisto.

In cosa consistono le tre ore da dedicare?

Le 3 ore mensili saranno dedicate alla gestione “pratica” del locale e delle altre attività del progetto.

Per farsi un’idea non esaustiva:

  • apertura – chiusura negozio
  • arrivo e smistamento merce
  • allestimento sugli scaffali
  • cassa
  • apertura durante le attività culturali
  • organizzazione turni
  • contabilità
  • laboratori
  • ecc. ecc.

L’idea è che si possano fare più cose, non sempre la stessa, ma dipende da vari fattori e compatibilità.

È una cosa su cui stiamo “studiando” nei gruppi di lavoro!

 

Quali sono le attività che si potranno fare tramite l’officina culturale?

L’officina culturale è pensata come uno spazio generativo per lo scambio di informazioni, esperienze, competenze e professionalità. Un luogo dove organizzare incontri, performance, conferenze, laboratori, degustazioni, percorsi esperienziali, esposizioni, proiezioni e tanto altro (tutto ciò che i soci/e e il quartiere si propongono di co-progettare) per approfondire l’impatto delle nostre scelte e azioni a livello globale e locale e per trovare collettivamente delle alternative. 

L’Officina si propone alla comunità come luogo inclusivo e permeabile agli stimoli esterni e vuole a sua volta essere stimolo per l’ideazione, la (co)progettazione e la realizzazione di interventi con soggetti del territorio profit e no profit, pubblici e privati, che a Edera possono trovare un contesto che facilita la creatività, la collaborazione e la “contaminazione”.

Immaginiamo l’Officina anche come un luogo di incontro e convivialità, dove a margine della spesa ci si può fermare a sorseggiare un tè in compagnia; un luogo che appartiene alla comunità e al quartiere dove è inserito, da cui possono nascere occasioni di coinvolgimento (l’emporio in-festa!) e percorsi di coesione sociale. 

 

Perché una cooperativa di consumo?

Perchè:

  • offre significativi vantaggi per gli aspetti della gestione di impresa, fondamentali per la gestione dell’emporio, riservata ai soci/e,
  • permette di fare promozione e informazione con l’OFFICINA CULTURALE (queste attività saranno aperte a tutti anche ai non soci)

In generale:

  • La cooperativa con finalità mutualistiche prevalente risulta essere la soluzione migliore, perchè al momento in Italia non vi è una possibilità adatta al 100% per un progetto come l’emporio. In particolare per la parte dei soci cooperatori attivi nella gestione dell’emporio;
  • La cooperativa prevede i soci consumatori – cooperatori attivi nella gestione della coop, e verrà specificato che i soci prestano il tempo circa 3 ore ogni 5 settimane, per non raggiungere un monte ore annuo, per rimanere nei limiti di legge per non poterlo definire “lavoro”;
  • Anche le altre food coop già funzionanti hanno tutte scelto questa opzione. Si possiamo unire le forze nel caso di contestazioni.

Rimane aperta la possibilità di aprire anche una associazione, semmai solo come ente strumentale, strettamente legata alla cooperativa e per scopi specifici: partecipazione a bandi, avvicinare persone non interessate al negozio ma al progetto complessivo, raccogliere quote associative più basse, per attività officina.

 

Quale sarà la futura governance?

L’assemblea è il luogo in cui tutti i soci/socie definiscono gli obiettivi da raggiungere e le strategie da seguire, deve consentire la partecipazione e l’espressione di tutte le persone che ne fanno parte.

Il luogo dedicato a tradurre in decisioni operative le strategie definite in assemblea, a far diventare operativi i suggerimenti ed i progetti elaborati dai gruppi di lavoro è naturalmente il consiglio di amministrazione.

Infine i gruppi di lavoro che sono il luogo di riflessione, analisi e formulazione di proposte, al momento sono stati identificati i seguenti: gestione economica, gestione organizzazione interna e volontari, prodotti, officina, informatica, comunicazione.

La proposta prevede un cda composto da 9 persone:

  • le prime tre sono elette direttamente dall’assemblea
  • le altre sei sono espressione dei gruppi di lavoro
  • il presidente verrà eletto dal cda fra i suoi stessi membri alla prima riunione possibile.

Ogni gruppo di lavoro proporrà un proprio referente, per un totale quindi di sei, l’assemblea potrà approvare o meno queste proposte. Nel caso una delle persone proposte non fosse approvata, il relativo gruppo di lavoro potrà immediatamente proporne un’altra per l’approvazione da parte dell’assemblea. Nel caso in cui nessun rappresentante di un gruppo di lavoro fosse approvato o disponibile, il suo posto sarà disponibile per l’elezione diretta da parte dell’assemblea.

Le tre persone elette direttamente da parte dell’assemblea potranno essere proposte, sia in precedenza che durante l’assemblea stessa, da parte di un gruppo di almeno due persone. Sono naturalmente consentite anche le auto-candidature.

In ogni caso il numero di preferenze a disposizione dei soci / socie sarà di due terzi dei componenti del cda da eleggere, in modo da garantire la partecipazione al cda anche di persone rappresentanti di una eventuale minoranza dell’assemblea.

Le persone elette direttamente dall’assemblea rimarranno in carica per 3 anni al fine di garantire la massima continuità nella gestione dell’emporio, potranno essere rielette più volte, con un massimo di due mandati consecutivi.

 

Quando si aprirà?

Non abbiamo stabilito una data, ma prevediamo verso autunno 2022.

Dove sarà? E se poi sarà lontano da casa mia?

In questo momento uno dei gruppi di lavoro si sta occupando di andare a vedere possibili spazi per il nostro emporio, sulla base di alcuni criteri (accessibilità, costo, grandezza, destinazione d’uso, parcheggio, ecc.). Se ne avete uno accessibile/gratuito ben venga 🙂 

Se non è nel tuo quartiere? Ovviamente non sarà possibile accontentare tutti/e. Ma le possibilità sono tante (qui solo alcune idee):

  • fare la spesa meno frequentemente organizzandosi (come si fa nei GAS);
  • fare la spesa prima o dopo il turno mensile;
  • venire con calma il sabato mattina – pensiamo di organizzare uno spazio bimbi ed un caffè fumante ad aspettarti;
  • organizzare un servizio di spesa a domicilio per le emergenze (o non solo?);

 

Quali prodotti si potranno comperare?

Nell’emporio si potranno trovare i prodotti necessari a soddisfare i bisogni quotidiani delle famiglie associate (alimentari, ma anche igiene della casa, cosmesi, ecc.)  > un paniere più possibile completo, con attenzione allo sfuso e alla riduzione dei rifiuti: frutta e verdura fresca, solo di stagione, biologica; latticini e formaggi – anche vegetali; pasta, riso, cereali e legumi sfusi; frutta secca e semi; pane, farine e prodotti da forno dolci e salati; spezie e condimenti dal mondo; carne e pesce su ordinazione; materie prime da trasformare e varietà di trasformati (sughi, conserve, marmellate…); caffè, zucchero, cioccolata e prodotti equosolidali; prodotti per l’infanzia; succhi e bevande; birra artigianale e vino indipendente; detergenti per la casa e materiali per le pulizie; cosmesi solida e prodotti per la cura della persona; carta igienica e affini; assorbenti lavabili e coppette mestruali; oli essenziali; cibo per gli animalI; prodotti provenienti dall’economia carceraria, da progetti di agricoltura sociale, no macero…

I prodotti li selezioniamo a uno a uno, come siamo abituati a fare nei gruppi di acquisto solidali (GAS) in cui molti di noi si sono fatti le ossa. Anche i produttori li selezioniamo, a uno a uno. Li conosciamo (o vogliamo conoscerli), sappiamo come producono, le loro scelte, i loro processi. E sappiamo che possiamo fidarci: per un certo verso sono nostri soci, non semplici fornitori.

Manca qualcosa? Si può proporre!

 

Quanto costeranno le cose?

I prezzi avranno un rincaro legato solo ai costi fissi (affitto spazi, spese vive). Non avendo i consueti consueti costi del personale, sono più bassi di un altro negozio che vende gli stessi prodotti. Più siamo meno costa. Cercheremo comunque di avere un paniere di prodotti di base e indispensabili a prezzi accessibili per incontrare le esigenze di tutti/e. Inoltre, la modalità di acquisto che vorremmo proporre dovrebbe indurre a comprare ciò che serve e non sprecare.

Ovviamente il prezzo (giusto) è una delle cose su cui il progetto vuole sensibilizzare.

Vogliamo adottare il prezzo trasparente (cioè quando costa ogni passaggio della filiera produttiva).

Quali sono i criteri con cui vengono selezionati i prodotti ed i produttori?

Prodotti e produttori saranno scelti in base ai criteri discussi nel gruppo di lavoro specifico e condivisi con tutti i gruppi di lavoro. I principi guida generali sono definiti nella carta dei valori, e sono declinati in:

Criteri indispensabili

Questi sono i criteri che i produttori, ai quali ci rivolgeremo, dovranno rispettare assolutamente.

  1. Agricoltura contadina, biologica, biodinamica o in conversione corrispondente ai criteri del sistema di garanzia partecipata.
  2. Rispetto dei lavoratori e la legalità.
  3. Adesione alla carta dei valori dell’emporio.

Criteri di preferenza 

  1. Vicinanza geografica
  2. Imballaggi ridotti (sfuso, imballaggi ecosostenibili)
  3. Prezzo → prodotti economicamente accessibili
  4. Praticità (puntualità, trasparenza, affidabilità del produttore)
  5. Vicinanza al progetto dell’Emporio da parte del produttore (il produttore viene alle riunioni//è socio/viene agli eventi, sostiene attivamente l’emporio)
  6. Fair trade (commercio equo solidale)
  7. Acquisto diretto/conoscenza diretta
  8. Integrazione persone svantaggiate/progetti sociali
  9. Appartenenza all’Economia Solidale Trentina
  10. Aziende di dimensioni ridotte la cui materie prime siano facilmente tracciabili 

Nessun prodotto che soddisfa i criteri verrà escluso a priori. Dipenderà dalle richieste dei soci (utilità).

 

Come posso aiutare?

Mettendo a disposizione il tuo tempo/competenze: per partecipare ad un gruppo di lavoro, per portare a termine una singola attività o ancora una consulenza tecnica (sugli spazi, l’arredo, l’impianto elettrico, la sostenibilità, la contabilità, l’informativa, la progettazione, l’arte, ecc.). A breve sarà disponibile una bacheca virtuale con i dettagli!

Mettendo a disposizione risorse, quali spazi, materiali utili al negozio, ecc.

Economicamente, facendo una donazione sul nostro conto Paypal (i soldi raccolti vengono utilizzati per materiali divulgativi, pratiche amministrative, il pagamento del cloud, server, sito e altri strumenti informatici, ecc.)

 

PS: Cerchiamo un/a tesoriere/a!

Scrivici: emporiocomunitatn@inventati.org

Cosa rischio a livello economico se il progetto dell’Emporio dovesse chiudere?

Come in ogni cooperativa a responsabilità limitata, ogni socio rischia il capitale che investe. Se per esempio hai versato la quota associativa di 100 euro, in caso di chiusura dell’Emporio, perdi soltanto quei 100 euro.

 

Edera, Emporio di Comunità, Società Cooperativa Benefit - Partita Iva 02685230225